Le immagini che passavano nelle varie TV europee,
dell'Albania durante il quasi decennio 1991-2000, fanno parte di quei brutti ricordi,
dei quali nessun albanese potrebbe esserne fiero.
Fino agli anni '90 nessuna descrizione nei libri di
storia, quelle poche notizie, strane, nascoste, frammentate, il nulla... prima dell'arrivo di quelle piccole navi piene
di clandestini in fuga... Ed
è pur vero che quella prima nave uscita violentemente dal porto e arrivata
improvvisamente alle coste "europee" racchiude in breve la storia di
quella parte dell'Adriatico rimasta per tantissimi anni "un punto
vuoto" nella cartina dei Balcani.
E' il primo segno
di un grande desiderio di cambiamento della vita; è la partenza verso un mondo migliore e democratico di un paese ex-comunista...
Sono passati poco più di 20 anni e in Albania si sono confermati i fenomeni dei "cervelli in fuga" e nello stesso tempo è arrivato anche lo sviluppo grazie
alle nuove tendenze importate in tempo reale dai paesi europei, l'Australia o l'America.
Oggi "il
paese delle aquile" ti da l'idea di un cantiere aperto, un'opera in continuo restauro dove si lavora con passione, un bambino in continua crescita.
In quella crescita sociale, economica e turistica che cerca ogni giorno di essere comparabile ad altri paesi (dei balcani ed europei).
L'Albania è sempre
in (ri)costruzione, alla ricerca della bellezza. Affacciata magnificamente al Mediterraneo contratta in armonia i paesaggi, i sapori, gli odori dei prodotti della costa e della montagna; scoprendo sempre di più l'originalità che la rende unica.
Una regione attenta a mantenere buoni (anche se nuovi) rapporti con i vicini diversi, con i leader mondiali e con i propri cittadini, ormai con nuove richieste e non più in fuga.
Attenta alle nuove
tendenze e richieste del mercato a seguito del cambiamento climatico, alle nuove politiche sociali, al design e alla moda, all'architettura ecc.
Il cambiamento d'immagine è anche frutto dell'immigrazione e le nuove esperienze acquisite nei paesi lontani dove tanti albanesi vivono ancora oggi.
Siamo forse diventati
più bravi avendo studiato, vissuto e lavorato nel resto del mondo?
Tanto è stato già
fatto...e molto altro da fare perché è un paese che ha sofferto molto ma
nel quale non manca nulla e deve/può offrire tanto a se stesso e al MONDO.
Visitate
l'Albania; essa ha bisogno di sapere che migliorare ancora:
si deve e si può!
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